Nati per vivere in campagna, perché la natura ci fa stare così bene

Secondo una recente indagine Censis il 54 % degli italiani, ovvero più della metà, desidera andare a vivere in provincia, soprattutto in un piccolo comune, in campagna e a contatto con la natura.
Sicuramente la “riscossa” della campagna è relativa anche a un indubbio vantaggio della vita moderna, ovvero la diffusione di internet mobile: oggi puoi lavorare praticamente da qualsiasi posto, standotene comodamente seduto sul divano, con il tuo dispositivo mobile: tablet o telefono.

Sempre tramite questi dispositivi puoi navigare, guardare film, seguire video e tutorial.
Inoltre lo splendido territorio del Monferrato, dove opera la nostra agenzia, dista solo un’ora dai principali centri del nord Italia: Genova, Milano e Torino, con i loro aeroporti e collegamenti.
Anche le possibilità di lavoro nei paesi sono molto cresciute, pensa allo sviluppo che negli ultimi tempi hanno avuto le attivita’ in agricoltura, con iniziative sia nel campo agrituristico, come agriturismi, bed and breakfast e poi ancora alle attivita’ di trasformazione del prodotto agricolo, sia tradizionale, sia di nicchia, penso alla coltivazione delle erbe officinali, come a esempio la lavanda per la produzione degli olii essenziali oppure alla semplice trasformazione della nocciola da cui si ricavano molti prodotti, oppure alla coltivazione della canapa per usi industriali ed alimentari, insomma hai da sbizzarrirti!

Sono sempre di piu’ le leve che spingono le persone verso il mondo della campagna e verso il Monferrato, i ricercatori, infatti, parlano di una predisposizione naturale dell’uomo a stare a contatto con la natura.
E’ la nostra stessa biologia, secondo gli psicologi evoluzionistici, a farci trovare “belli” e “rilassanti” i paesaggi con molte piante e animali, con corsi d’acqua e spazi aperti, che in un passato non troppo lontano, da cacciatori e raccoglitori, ci promettevano cibo e riparo.
Uno studio apparso recentemente su Nature, realizzato dall’Istituto centrale di salute psichica dell’Università di Mannheim, rileva che chi vive in campagna ha il 40% di probabilità in meno di soffrire di disturbi dell’umore (come la depressione) e il 20% di probabilità in meno di avere attacchi di panico rispetto a chi risiede in città.

Pressione arteriosa e livelli di cortisolo, l’ormone dello stress, sono più bassi tra i non urbanizzati.
In questi risultati viene mostrata quindi la nostra predisposizione naturale a sentirci bene nel verde e nella natura.

Tutti i bambini mostrano una irrefrenabile attrazione verso gli animali, mentre sono piuttosto indifferenti verso ciò che è inanimato.

Infine, sempre secondo la psicologia evoluzionistica, anche la dimensione del piccolo centro è congeniale all’uomo, che sarebbe stato selezionato dalla natura per vivere in tribù di 30-50 persone dove ci si poteva conoscere tutti ed era quindi difficile l’inganno e molto più utile la cooperazione.
In modo similare la vita dei piccoli paesi, con la dimensione locale e l’aiuto reciproco sembra proteggere da molti malanni psicologici del nostro tempo e indirettamente favorire anche la salute fisica, come testimoniano gli studi sopra citati su ansia e attacchi di panico.

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Vantaggio da non trascurare per chi vive in campagna, anche la possibilità attuale di trovare soluzioni immobiliari a costi contenuti, adatte alla famiglia e con giardino e spazio verde attorno, come questa.

Anche uno studio realizzato dai ricercatori statunitensi della University of Illinois guidati da Frances “Ming” Kuo testimonia i vantaggi del vivere nel verde.
La vita all’aria aperta e il contatto con la natura procura benefici a corpo e mente, migliorando le funzioni cognitive. Un contesto di campagna favorisce il recupero fisico e psicologico post operatorio, aiuta a mantenere elevati livelli di attività sportiva e migliora il livello del funzionamento del sistema immunitario.
Uno studio condotto dai ricercatori dell’Ateneo di Rochester, capitanati da Richard Ryan, e riportato anche sul sito, “vendita case in campagna”,  indica come bastino 20 minuti di passeggiata a contatto con la natura per cambiare il corso di una brutta giornata risollevando il buon umore ed i livelli di vitalità.

Sottolinea il professor Ryan, professore di psicologia,”spesso quando ci sentiamo spenti beviamo una tazza di caffè ma la ricerca suggerisce che il miglior modo di risollevarsi è il contatto con la natura”.
La natura è, quindi, per il Prof. Ryan vero e proprio “carburante dell’anima” motivo in più per scegliersi di trasferirsi nel verde, magari in una terra ricca anche di storia e di cultura e comoda ai collegamenti come il nostro Monferrato!
Scegliere la propria strada spesso vuol dire avere il coraggio di vedere le cose da un’ altra angolazione e come investire il proprio tempo per ascoltare la voce che hai dentro, per farti capire cosa intendo voglio condividere con te una scena tratta dal film “L’ attimo fuggente” prodotto da Steven Haft, con regia di Peter Weir e con il grande Robin Williams come attore principale.

Guarda la scena del film.