Passare ore bloccati nel traffico, combattere alla ricerca di un parcheggio, ascoltare continuamente clacson e sirene, respirare l’aria inquinata, non vedere altro che cemento e sentirsi sempre più stressato. Questa è il nostro ritmo quotidiano che ci spinge spesso a sognare una vita diversa, a mollare tutto e a trasferirci in campagna.
Qualche volta, questo sogno, con tanta buona volontà si avvera, si dice addio alla vita frenetica e si va a vivere in campagna, per ritrovare i ritmi lenti della natura, ma anche per trovare nuovi sbocchi occupazionali, soprattutto in questo momento di grave crisi.
A fare questa scelta sono soprattutto i giovani, che proprio non resistono alla caotica vita cittadina, preferiscono invece la tranquillità, il verde, i profumi, il contatto con gli animali e l’aria pulita.
I ragazzi quindi vedono nel loro futuro, una migliore qualità di vita e un lavoro che li tenga a stretto contatto con la natura che possa gratificarli e farlo con amore e passione, in più la vita in campagna è meno cara di quella in città.
In questi anni è nata una nuova coscienza ambientale, che porta alla scelta di una vita più armoniosa e di maggiore integrazione con l’ambiente naturale . Si possono fare lunghe passeggiate tra il verde e andare in bicicletta, ottenendo così un fisico invidiabile senza dover stare chiusi in una palestra.
Di notte regna sovrano il silenzio e se si guarda in alto si vede un bellissimo cielo stellato; la mattina ci si sveglia, sentendo il cinguettio degli uccelli, i versi degli altri animali e il buono odore dell’erba bagnata dalla rugiada.
Oggi vivere in campagna è molto differente dal passato, ci sono strade e mezzi pubblici, poi grazie alle nuove tecnologie come l’energia eolica e solare, internet, telefonia mobile non si vive più isolati come un tempo.
Infine, c’è l’aspetto non meno importante della salute, da un indagine, un’equipe di medici spagnoli, hanno stabilito che vivere in campagna riduce il rischio di contrarre tumori, diminuisce patologie come l’ipertensione, l’ansia e la depressione.
E se questo vi pare poco……
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