Monferrato, Patrimonio Mondiale dell’ Umanità

Domenica 22 Giugno 2014, in Qatar, a Doha, è prevista la proclamazione de “I Paesaggi Vitivinicoli del Piemonte: Langhe-Roero- Monferrato” quali Patrimonio Mondiale dell’ Umanità – Unesco. Sono 29 i Comuni coinvolti su tre province. Sei quelle che sono denominate i “core zone”: Langa del Barolo, Castello di Grinzane Cavour, Colline del Barbaresco, Barbera e Nizza Monferrato, Canelli e Asti Spumante, Monferrato degli Infernot.

L’ area Monferrina prescelta è descritta come “caratterizzata dalla diffusione di una singolare tipologia di manufatto architettonico, l’ Infernot. Gl infernot sono scavati in una peculiare formazione geologica presente solo nel Basso Monferrato, la cosiddetta Pietra da Cantoni e sono utilizzati per la conservazione domestica delle bottiglie e rappresentano vere e proprie opere d’ arte legate al “saper fare” popolare. L’ area selezionata comprende le principali cave da cui si estraeva il materiale lapideo che caratterizza anche l’ architettura dei pregevoli borghi d’altura. In stretta connessione sono i territori vitati, storicamente legati alla coltivazione del vitigno Barbera, qui vinificato principalmente come Barbera del Monferrato DOCG, e di altri vitigni minori comunque caratterizzanti il patrimonio di uve piemontesi”.

L’ area monferrina candidata corrisponde ai Comuni di Cella Monte, Rosignano Monferrato, Sala Monferrato, Olivola, Frassinello Monferrato e Moleto frazione di Ottiglio, Camagna Monferrato e Vignale Monferrato.

Alle terre monferrine dunque è riconosciuto l’ eccezionale valore universale già ottenuto con il Sacro Monte di Crea.